un’introduzione, breve videos e un esempio di installazione 


Breve riassunto di The Setting of Violence project (in corso):

Durante i miei anni da studente d’arte ho visto il film Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) di Pier Paolo Pasolini. 

Nel film, un gruppo di governanti sottopone 18 ragazzi e ragazze ad un crudele abuso per 120 giorni. Oltre all’umiliazione, alla tortura e all’omicidio mostrati, mi ha colpito immediatamente quanto fosse presente in modo prominente, nelle scene del film, l’arte d’avanguardia ed in particolare la pittura futurista. Che collegamento voleva mostrare Pasolini tra l’arte futurista e le malefatte di questi governanti? Quale legame voleva mostrare Pasolini tra l’arte futuristicaLe opere erano intese come citazioni, come una legittimazione o contenevano invece un altro messaggio? Anni dopo ho cercato di trovare risposte a queste domande.

 L’installazione cinematografica che ho in mente è composta da fotogrammi tratti dal film Saló. Per ottenere questi fotogrammi, ho utilizzato l’archivio cinematografico della Cineteca di Bologna e ho ricevuto il permesso di usare il materiale per la mia ricerca artistica. l mio progetto prevede solo stanze vuote. In questo modo i dipinti sullo sfondo sono più evidenti. Lo sfondo diventa primo piano.

Tutto ciò che rimane sono spazi vuoti che emanano un’atmosfera sinistra.Ciò’ che e’ successo i questi luoghi e’ già’ successo o deve ancora succedere? 

I dipinti futuristici vegliano come testimoni silenziosi, ma anche come complici di ciò’ che la loro ideologia ha contribuito a creare.

Nonostante queste domande siano una motivazione importante in questo progetto/installazione visiva, non vengono fornite risposte precise.  Uno scambio di lettere con i ricercatori della Cineteca di Bologna mi ha convinto a pensare che il film di Pasolini fosse soprattutto un atto di accusa contro l’avanguardia di quel tempo. 

Descrizione dell’installazione cinematografica: 

L’installazione è composta da cinque schermi, posizionati separatamente nella stanza. I fotogrammi sono ‘esaminati’ visivamente: la durata dei fotogrammi del film e’allungata e i dipinti sono ingranditi in una scansione dell’intero fotogramma. Si suggerisce una sensazione di spazialità e movimento, come se lo spettatore si trovasse nelle stanze.

Il soundscape e’ un fattore importante nell’installazione. Il film Salo’, che personalmente ho sempre trovato un po’ claustrofobico, si svolge in gran parte nelle stanze e nei saloni di una villa. Occasionalmente alcuni suoni emanano dal mondo esterno: il soundscape che ho in mente e’ una combinazione di radio white noise e di vari suoni del “mondo esterno”.

Questo lavoro richiede un po’ di tempo in più per lavorare sulla lunghezza dei loop e alcune altre immagini tratte dal film.

Breve videos (test) di The Setting of Violence

breve clip del loop 1

breve clip del loop 2

breve clip del loop 3

breve clip del loop 4

breve clip del loop 5

Screenshot

Un esempio di installazione

Many thanks to the Mondriaan Fund and the Dommering Foundation for their trust in this project.